La scelta della Comunità Internazionale di staccare una regione di un paese sovrano (la Jugoslavia oggi Serbia) con confini riconosciuti internazionalmente per creare un nuovo paese sovrano de facto (il Kosovo) consente di avere un precedente a cui richiamarsi.
Non a caso la Spagna è stato l’unico paese dell’europa occidentale a non riconoscere la nuova entità Kosovara per il timore di una disintegrazione dello stato unitario (Paesi Baschi, Catalogna, Galizia).
I nodi di cui parlavo sono quelli della drammatica crisi che si sta sviluppando in questi giorni in Georgia dove due regioni del paese (Abkhazia e Ossezia del sud) chiedono l’indipendenza.
Le due regioni sono di popolazione russofona e orbitano sotto la sfera d’influenza di Mosca, la Georgia guarda invece a occidente e aspira ad entrare nella Comunità Europea e la Nato.
Senza entrare nei dettagli degli interessi strategici di Russia e Stati Uniti nell’area Caucasica che sono alla base del conflitto, sarà molto difficile per la Comunità Internazionale appoggiare la causa Georgiana di integrità territoriale senza cadere nelle contraddizioni di usare due pesi e due misure a seconda degli interessi americani.
Vittorio Fadi
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