Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, in una lettera al Corriere della Sera, punta il dito contro le “resistenze caparbie” delle opposizioni per giustificare le mancate riforme del Governo utili a risanare la finanza pubblica ed a ottenere l’obiettivo del pareggio di bilancio.
Se il ministro Sacconi accusa l’opposizione di opporre una resistenza caparbia vuol dire che abbiamo lavorato bene.
E’ incredibile che chi ha governato per anni con una maggioranza blindata rifiutandosi di affrontare per tempo e seriamente la crisi, ora pensi di poter gettare addosso all’opposizione la responsabilità di non voler condividere misure inique. Il Pd ha fatto la sua parte: ha elaborato da tempo una politica economica alternativa per lo sviluppo sostenibile, il lavoro e il taglio del debito, l’ha messa a disposizione del Governo e richiamata in risoluzioni parlamentari.
L’unica resistenza caparbia davvero grave è stata quella del Governo, che per aprire il tavolo con le parti sociali ha aspettato che glielo chiedessero ad alta voce.
Se il ministro Sacconi accusa l’opposizione di opporre una resistenza caparbia vuol dire che abbiamo lavorato bene.
E’ incredibile che chi ha governato per anni con una maggioranza blindata rifiutandosi di affrontare per tempo e seriamente la crisi, ora pensi di poter gettare addosso all’opposizione la responsabilità di non voler condividere misure inique. Il Pd ha fatto la sua parte: ha elaborato da tempo una politica economica alternativa per lo sviluppo sostenibile, il lavoro e il taglio del debito, l’ha messa a disposizione del Governo e richiamata in risoluzioni parlamentari.
L’unica resistenza caparbia davvero grave è stata quella del Governo, che per aprire il tavolo con le parti sociali ha aspettato che glielo chiedessero ad alta voce.
Debora Serracchiani
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