
giovedì 18 dicembre 2008
Toccato il fondo, si comincia a scavare...

Venzone, 21 novembre 2008
Dopo i recenti casi del Senatore Riccardo Villari alla commissione di vigilanza RAI e dei “pizzini” del Senatore Nicola La Torre su La7, il limite di sopportazione è ormai colmo. Parlo a nome mio come segretario del Circolo PD di Venzone e a nome di molti simpatizzanti e iscritti che, miracolosamente, fino ad oggi continuano a credere al progetto di questo nuovo partito, dico miracolosamente perchè dopo diversi mesi dal giorno delle elezioni, perse malamente, ad oggi, hanno e abbiamo assistito allibiti a una lunghissima serie di eventi (le polemiche di Chiamparino in Piemonte, di Cacciari in Veneto, l’imbarazzante situazione di Bassolino a Napoli solo per citarne alcuni).
Qualcuno potrà dire che si tratta di dialettica politica a livello nazionale e che tocca solo marginalmente la realtà locale, ma non è così, casi come questi vogliono dire la perdita secca di migliaia di elettori e, cosa ancora più grave, si insinua nelle persone la logica che centrodestra e centrosinistra siano la stessa cosa (si fa sempre più fatica a distinguere).
Mi rivolgo soprattutto alla dirigenza Regionale del PD perchè si attivi e prenda una posizione chiara a sostegno di Veltroni contro D’Alema (perchè è di questo che si tratta), faccia sentire la sua voce senza rimanere alla finestra e, dopo il positivo esperimento di Riccardo Illy, cominci a pensare ad un PD che sappia rapportarsi alla realtà del nord del paese e alla specificità della nostra Regione (non si pùò pensare di governare qui da noi se non ci distinguiamo dai vari La Torre, D’Alema, Bassolino etc. dalla loro cultura politica e dal loro sistema di valori)
Credo ancora alla novità del Partito Democratico ma guardando quello che avviene non posso non essere sfiduciato e invidiare gli Stati Uniti che hanno appena eletto un Presidente di 47 anni, di colore e sostenuto da tutto il Partito Democratico.
Vittorio Fadi - segretario del PD di Venzone
mercoledì 17 dicembre 2008
Nonostante la cloaca Abruzzese

Quando uno legge che Silvio Berlusconi - recordman italiano delle prescrizioni e primatista mondiale delle leggi ad personam - denuncia “ l’esistenza di una questione morale ” nell’opposizione, quando uno sente che Fabrizio Cicchitto - scaricato da Lombadi, tesserato da Gelli, ripescato da Craxi e promosso da Berlusconi - definisce il PD “ il partito degli indagati ”, capisce che siamo passati alla fase due.
Quella in cui i vincitori non si accontentano di bastonare gli sconfitti, ma li spogliano delle insegne e li derubano delle trombe, lasciando che la nebbia del caos inghiotta persino i ricordi delle loro colpe. Finirà che dovremo chiedere scusa a Vanna Marchi, a Cesare Previti e al mago Do Nascimiento, supplicandoli di accettare come risarcimento una cattedra di filosofia morale alla Sapienza.
Da Patrizia Angileri, di Sebastiano Messina - La Repubblica
domenica 14 dicembre 2008
NO Telethon

sabato 6 dicembre 2008
Il punto sugli elettrodotti in Carnia
«Ribadiamo la nostra contrarietà alla soluzione aerea. Non abbiamo ancora la certezza che la Regione abbia la potestà di favorire l'elettrodotto aereo rispetto a quello interrato, per questo come amministrazioni comunali nel marasma totale che si è venuto a creare sull'intera vertenza, dobbiamo assumere tutte le decisioni più consone e cautelanti per continuare a difendere, qualsiasi sia la scelta che verrà, i nostri comuni». È il sindaco di Cavazzo Carnico Dario Iuri con a ruota i colleghi primi cittadini ricompattati di Zuglio, Sutrio, Cercivento, Paluzza, Arta Terme, la Comunità Montana della Carnia con Not (mancava all'appello solo il Comune di Tolmezzo), ad aggiornare sulle ultime vicende relative alla vertenza elettrodotti in Carnia e sulle posizioni dei rispettivi comuni. Si tornano così a far sentire le posizioni contrarie della montagna friulana nei confronti delle proposte di interconnessioni energetiche transfrontaliere che dovranno insistere lungo la Valle del But dalla carinziana Wurmlach a Somplago. Dopo il periodo di stand-by successivo al voto regionale di aprile, il comitato Carniainmovimento guidato da Renato Garibaldi ritorna ad affrontare l'annosa questione, con una serata informativa nella sala San Giacomo di Paluzza, cui hanno ieri aderito vari amministratori locali ed oltre un centinaio di cittadini. Con l'iniziale contestualizzazione ed aggiornamento dell'iter procedurale dei tre progetti in campo relativamente al territorio carnico (aereo Pittini-Fantoni, interrato Burgo, mini-interrato Secab) tenuta dall'ingegner Hans Puntel è stata posta soprattutto l'attenzione sull'ipotesi aerea, quella verso la quale la Regione, attraverso l'assessore all'energia Riccardo Riccardi a ottobre ha manifestato la propensione all'autorizzazione. «Rispetto alla prima predisposizione del tracciato da parte del Gruppo Pittini-Fantoni, la nuova alternativa è sicuramente meno impattante della precedente, ha preso in considerazione i vari spostamenti e varianti da noi segnalate - hanno ribadito i sindaci ma non potremo mai dire di sì ad un elettrodotto che non rispetta l'ambiente. Non siamo pregiudizialmente avversi allo sviluppo, siamo disponibili ancora a cercare di trovare la più ampia convergenza possibile, ma per il momento rimaniamo fermi su quelle delibere di propensione eventuale solo all'interrato, espresse dai nostri consigli comunali a suo tempo». Dopo, il dibattito con i rappresentanti di vari comitati regionali del No: da loro l'invito a continuare la battaglia attraverso la richiesta alla Regione dello strumento della Vas, la Valutazione ambientale strategica.
David Zanirato - il Gazzettino
venerdì 5 dicembre 2008
Elettrodotto Wurmlach - Somplago

Questa storia ha avuto inizio quattro anni fa, e siamo ormai vicini alla decisione definitiva.
Nell 2005 sono stati presentati i progetti relativi alla costruzione di un elettrodotto aereo di interconnessione transfrontaliera che da Wurmlach, in Austria, attraversando la valle del But dovrebbe raggiungere Somplago.La società Alpe Adria Energia s.p.a., che ha presentato il progetto, si approvvigionerebbe così di energia elettrica a basso costo onde fornire detta energia al gruppo Ferriere Nord. L’elettrodotto, con tralicci di 30-60 metri, campate di 300 metri ed una fascia disboscata media di 60 metri, una tensione di 220Kvolt interesserebbe l’intera valle del But e precisamente i comuni di Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Zuglio, Arta Terme, Sutrio, Cercivento e Paluzza.
L'energia è indispensabile.
Gli elettrodotti sono indispensabili.
Questo non lo è.
Nella primo progetto di elettrodotto aereo, la Carnia era descritta come una "terra spopolata e selvaggia".
Le nostre contestazioni hanno dimostrato il contrario, ma sono servite a poco.
Infatti i proponenti non hanno mollato, e nel nuovo progetto siamo stati descritti come i barbari che si opposero alla costruzione dell'acquedotto romano ai tempi di Julium Carnicum!
Venerdì 5 dicembre
presso la sala San Giacomo di Paluzza alle 20:30
leggeremo assieme le varianti apportate al tracciato ( e le altre genialate che hanno scritto oltre al paragonare l'utilità di un acquedotto e una merchant line...).
Abbiamo invitato i sindaci dei comuni interessati al passaggio della linea. Purtroppo stanno cedendo alla più subdola delle persuasioni: quella del tempo che passa e che distrugge l'entusiasmo e la fermezza di una decisione.
Per questo è importante essere PRESENTI, anche per una sola mezz'ora! I primi cittadini devono ricordarsi a chi devono il proprio voto, e noi del comitato abbiamo bisogno di vedere TANTA, ma TANTA gente perché andare avanti è sempre più difficile...
Daniela Radina
mercoledì 26 novembre 2008
Lingue proprie del Friuli - Venezia Giulia: no ad ulteriori discriminazioni
venerdì 21 novembre 2008
Notizie fresche
Mi è capitato, per caso, di vedere su Al jazeera english, la versione in lingua inglese della famosa televisione araba, una intervista relativa alla drammatica crisi del Kivu, regione orientale del Congo sconvolta dagli scontri tra l’esercito governativo e i ribelli (National Congress for the Defence of the People).
I ribelli del CNDP occupano vaste zone della regione e gli scontri hanno provocato la fuga di intere popolazioni provocando un vero e proprio esodo umanitario.
L’inviata di Al jazeera english ha intervistato il leader dei ribelli Laurent Nkunda nel suo campo da dove dirige le operazioni militari.
Questa premessa per fare solo un esempio dello stato in cui si trova l’informazione pubblica in Italia, infatti, gli accenni e le notizie date dalla RAI sulla vicenda, venivano da un inviato (sic) che stava a Nairobi - Kenia cioè a 1000 chilometri di distanza in linea d’aria dai luoghi in cui si svolgono gli accadimenti, come se un giornalista da Londra parlasse di quello che accade a Milano ! Possiamo ben immaginare come possano essere aggiornate e attendibili le notizie...
Vittorio Fadi
giovedì 20 novembre 2008
Ultima spiaggia
mercoledì 19 novembre 2008
Elettrosmog

giovedì 13 novembre 2008
I cento passi

Domenica 16 novembre 2008 alle ore 17.00 a Codroipo (UD), presso il Teatro Comunale Benois De Cecco, all’interno della rassegna di eventi "Arcipelago - geo grafìe nell'anima" giunta ormai alla sua settima edizione
“Mafia, legalità e globalizzazione”
interverranno Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato; Umberto Santino, Centro di Documentazione Siciliano “Giuseppe Impastato” Palermo. Introduce Pierluigi Di Piazza, Centro di Accoglienza “Ernesto Balducci” Zugliano.
A seguire, proiezione del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana (2000).
immagine di Ciekawe zdjecie
Singars

mercoledì 12 novembre 2008
Info 2
martedì 11 novembre 2008
Invito
domenica 9 novembre 2008
Ko⚡⚡iga 2

martedì 4 novembre 2008
680 mila morti

Più che di celebrazione, bisognerebbe parlare di commemorazione, visto che la Grande guerra fu una inutile strage, nella quale morirono 680 mila soldati italiani.
Commemorare, anzichè celebrare, un lutto nazionale, a seguito del quale l'Italia, dopo il voltafaccia con gli alleati della Triplice, fu ridicolizzata anche dai nuovi alleati (Francia, Inghilterra e Russia) con i quali firmò segretamente un accordo (il Patto di Londra del 1915) che avrebbe dovuto concedere al nostro Paese il Trentino, l'Alto Adige, l'Istria, Trieste, la Dalmazia e Fiume, oltre a eventuali 'aggiustamenti' delle colonie tedesche in Africa.
Alla Conferenza di Versailles del 1919 le rivendicazioni di Orlando, Sonnino e Salandra, rimasero inascoltate. Gli italiani, considerati 'utili traditori' nel momento del bisogno, erano adesso considerati dai veri vincitori della guerra un peso, un agnello da sacrificare all'altare dell'autodeterminazione dei popoli sancito dal presidente Usa Wilson, che stabilè che Fiume e la Dalmazia sarebbero rimaste fuori dai confini nazionali. Le colonie tedesche furono invece spartite tra Francia e Inghilterra. La 'vittoria mutilata' offrì poi terreno fertile per la nascita di un nazionalismo radicale e bellicista desideroso di rivalsa, che degenerò nel fascismo e in una nuova, scellerata scelta interventista a fianco di Hitler.
Da "La festa della Vittoria" di Luca Galasso - Peacereporter
venerdì 31 ottobre 2008
Candidati alle Europee

martedì 21 ottobre 2008
L'acqua è un bene primario ? ... fino a quando ?

È quanto emerso dal summit svoltosi ieri nella sede della Regione a Udine fra l'assessore all'Ambiente Vanni Lenna, il presidente dell'Ato Centrale Friuli, Andrea Zuliani, e i rappresentanti di tutti gli enti gestori attivi in provincia: Cafc, Amga, Carniacque, Aquedotto Poiana, Consorzio depurazione laguna e Conduzione impianti di depurazione.
Sul tavolo il punto della situazione alla vigilia dell'avvio del Piano stralcio per gli interventi urgenti, che prevede investimenti per 50 milioni di euro, a servizio dei comuni dell'Ato, e i presupposti per il Piano d'ambito pluriennale (30 anni), che dovrebbe prevedere interventi per una cifra prossima al miliardo di euro.
Bollette in aumento, dunque, per far fronte ad investimenti che non si possono più dilazionare e che negli ultimi anni sono stati azzerati perché le tariffe sono bloccate al 2002, a fronte di costi di gestione (energia e smaltimento fanghi da depurazione) che nello stesso arco temporale sono aumentati fino a raggiungere un +60\% del conto energia.
Ancora difficile dire dove si registrerà il picco degli aumenti e dove, invece, questi saranno più contenuti. «L'articolazione tariffaria spetta ai singoli gestori ha puntualizzato Zuliani -. In linea generale, si può dire che per ora pagheranno di meno le aree dove si sono fatti minori investimenti», perché gli aumenti dovranno rimpinguare le casse per poter rilanciare.
Un rilancio d'investimenti che, stando le normative, non prevede fondi pubblici, a meno di una scelta precisa in tal senso della Regione. Che intanto, ha assicurato l'assessore Lenna, costituirà un Fondo, a valere sulla Finanziaria 2009, affinché i costi dei primi interventi non ricadano interamente sulle tariffe e dunque a carico dei cittadini.E così, per fare solo un esempio, se ad una famiglia media (due adulti e due bambini) di un comune dell'area collinare l'acqua costa circa 120 euro all'anno, a fronte del costo di 1,02 euro a metro cubo, le prossime bollette potrebbero essere comprese tra i 132 e i 168 euro. Negli anni successivi, dopo la prima impennata, le tariffe non potranno aumentare più del 5\% l'anno.
A preoccupare maggiormente, ha spiegato per tutti il presidente dell'Ato e sindaco di Campoformido, Andrea Zuliani, è la condizione dei depuratori: «In regione ce ne sono ben 500, che complessivamente depurano poco e male. Dovremo arrivare ad averne pochi, una decina, secondo una logica di bacino e non amministrativa, collocati a valle e in punti strategici. Ciò consentirà migliore qualità, meno spreco e risparmio di energia».
Alla prossima Assemblea Ato, in programma non appena la Regione avrà predisposto gli strumenti normativi che consentono di spalmare l'aumento delle tariffe su più anni, il compito di approvare il Piano stralcio' che ha già ottenuto il favore della maggior parte dei sindaci. È stata inoltre già fatta la gara d'appalto per la ricognizione delle infrastrutture esistenti, l'attività preliminare e fondamentale per la redazione del Piano d'Ambito.
Oltre agli investimenti, però, c'è un'altra sfida che attende il territorio, ha evidenziato Zuliani, ovvero che almeno la gestione dell'acqua resti in mano pubblica. Dal 2010, infatti, la legge impone che le concessioni siano rilasciate con gara ad evidenza pubblica. «Da qui ha sottolineato l'atto di indirizzo già approvato dai sindaci per stimolare l'aggregazione dei gestori e prospettare così una multiutility pubblica dell'acqua».
Antonella Lanfrit il Gazzettino
giovedì 16 ottobre 2008
In un paese normale....

In un paese normale un direttore di TG (faccio fatica a chiamarlo TG) che si esprimesse in questi termini vedi il video verrebbe licenziato in tronco un minuto dopo, purtroppo l'Italia non è un paese normale.
Vittorio Fadi