
venerdì 31 ottobre 2008
Candidati alle Europee

martedì 21 ottobre 2008
L'acqua è un bene primario ? ... fino a quando ?

È quanto emerso dal summit svoltosi ieri nella sede della Regione a Udine fra l'assessore all'Ambiente Vanni Lenna, il presidente dell'Ato Centrale Friuli, Andrea Zuliani, e i rappresentanti di tutti gli enti gestori attivi in provincia: Cafc, Amga, Carniacque, Aquedotto Poiana, Consorzio depurazione laguna e Conduzione impianti di depurazione.
Sul tavolo il punto della situazione alla vigilia dell'avvio del Piano stralcio per gli interventi urgenti, che prevede investimenti per 50 milioni di euro, a servizio dei comuni dell'Ato, e i presupposti per il Piano d'ambito pluriennale (30 anni), che dovrebbe prevedere interventi per una cifra prossima al miliardo di euro.
Bollette in aumento, dunque, per far fronte ad investimenti che non si possono più dilazionare e che negli ultimi anni sono stati azzerati perché le tariffe sono bloccate al 2002, a fronte di costi di gestione (energia e smaltimento fanghi da depurazione) che nello stesso arco temporale sono aumentati fino a raggiungere un +60\% del conto energia.
Ancora difficile dire dove si registrerà il picco degli aumenti e dove, invece, questi saranno più contenuti. «L'articolazione tariffaria spetta ai singoli gestori ha puntualizzato Zuliani -. In linea generale, si può dire che per ora pagheranno di meno le aree dove si sono fatti minori investimenti», perché gli aumenti dovranno rimpinguare le casse per poter rilanciare.
Un rilancio d'investimenti che, stando le normative, non prevede fondi pubblici, a meno di una scelta precisa in tal senso della Regione. Che intanto, ha assicurato l'assessore Lenna, costituirà un Fondo, a valere sulla Finanziaria 2009, affinché i costi dei primi interventi non ricadano interamente sulle tariffe e dunque a carico dei cittadini.E così, per fare solo un esempio, se ad una famiglia media (due adulti e due bambini) di un comune dell'area collinare l'acqua costa circa 120 euro all'anno, a fronte del costo di 1,02 euro a metro cubo, le prossime bollette potrebbero essere comprese tra i 132 e i 168 euro. Negli anni successivi, dopo la prima impennata, le tariffe non potranno aumentare più del 5\% l'anno.
A preoccupare maggiormente, ha spiegato per tutti il presidente dell'Ato e sindaco di Campoformido, Andrea Zuliani, è la condizione dei depuratori: «In regione ce ne sono ben 500, che complessivamente depurano poco e male. Dovremo arrivare ad averne pochi, una decina, secondo una logica di bacino e non amministrativa, collocati a valle e in punti strategici. Ciò consentirà migliore qualità, meno spreco e risparmio di energia».
Alla prossima Assemblea Ato, in programma non appena la Regione avrà predisposto gli strumenti normativi che consentono di spalmare l'aumento delle tariffe su più anni, il compito di approvare il Piano stralcio' che ha già ottenuto il favore della maggior parte dei sindaci. È stata inoltre già fatta la gara d'appalto per la ricognizione delle infrastrutture esistenti, l'attività preliminare e fondamentale per la redazione del Piano d'Ambito.
Oltre agli investimenti, però, c'è un'altra sfida che attende il territorio, ha evidenziato Zuliani, ovvero che almeno la gestione dell'acqua resti in mano pubblica. Dal 2010, infatti, la legge impone che le concessioni siano rilasciate con gara ad evidenza pubblica. «Da qui ha sottolineato l'atto di indirizzo già approvato dai sindaci per stimolare l'aggregazione dei gestori e prospettare così una multiutility pubblica dell'acqua».
Antonella Lanfrit il Gazzettino
giovedì 16 ottobre 2008
In un paese normale....

In un paese normale un direttore di TG (faccio fatica a chiamarlo TG) che si esprimesse in questi termini vedi il video verrebbe licenziato in tronco un minuto dopo, purtroppo l'Italia non è un paese normale.
Vittorio Fadi
Incontro pubblico a Venzone
i delegati del PD di Venzone
invitano
tutti i simpatizzanti e i gli elettori all’incontro che si terrà il giorno 18 ottobre alle ore 18.00 presso la sala convegni del Palazzo Orgnani - Martina a Venzone
ordine del giorno:
1- presentazione Circolo PD Venzone
2- linee programmatiche
3- adesioni
4- proposte e discussione
5- brindisi di saluto
Crisi finanziaria internazionale...
mercoledì 15 ottobre 2008
Comuni di Vallata
Una possibile alternativa alle Comunità Montane? Secondo il presidente della Regione Renzo Tondo sono i Comuni di vallata.
Una proposta che riemerge, lanciata per la prima volta nell'ottobre 2005 durante un convegno dei Cittadini per il presidente svoltosi a Tolmezzo in contemporanea con la discussione in Consiglio regionale della Legge di riforma della Autonomie locali firmata Franco Iacop. La proposta allora non trovò convergenze e non fu accolta, si svilupparono invece le Associazioni e le Unioni di Comuni.
Nelle scorse settimane mentre il dibattito politico si sviluppava sul tema del riordino degli enti locali, l'Uncem e i presidenti delle quattro comunità montane del Friuli Venezia Giulia avevano inviato a Tondo un documento attraverso il quale sono stati fissati i punti chiave per la riorganizzazione degli enti comprensoriali.
Nel frattempo a rispolverare l'idea dei comuni di vallata ci ha pensato Mario Gollino, presidente del Comitato per la Provincia della Carnia, che nel spiegare anch'esso come sarebbe opportuno riformulare e rifondare la Comunità Montana, ha indicato la via del «progressivo accorpamento dei Comuni fino ad arrivare ai Comuni di vallata coincidenti con i collegi elettorali da individuare per l'elezione del nuovo ente sovra comunale di primo grado, cioè eletto direttamente dai cittadini».
Ora anche Tondo si dichiara favorevole all'ipotesi. «Credo dice Tondo - che le Comunità montane della Regione vadano riformate, ne sono consapevoli anche gli stessi amministratori di questi enti comprensoriali. In queste settimane della questione se ne sta occupando l'assessore Seganti, io penso - aggiunge specificando che comunque è un confronto che si deve ancora aprire ufficialmente che vadano trasformate in Comunità di vallata aggregando assieme i comuni contermini. Anticipo forse una decisione che potrebbe non essere quella definitiva chiarisce il governatore ma è ormai chiaro che un ente come per esempio la Comunità Montana della Carnia è troppo grande per essere in grado di intervenire in maniera molto determinata su diversi ambiti, contemporaneamente i comuni sono troppo piccoli per affrontare da soli i loro problemi e non ce la fanno. La giusta sintesi quindi i comuni di vallata.
David Zanirato il Gazzettino
domenica 12 ottobre 2008
Nella notte tra venerdì e sabato scorsi se nè andato Jörg Haider, si è schiantato con la sua auto contro un muro a poca distanza da casa a Klagenfurt in Carinzia.
Il carismatico politico austriaco già governatore della Carinzia era molto conosciuto in Friuli e intratteneva ottimi rapporti con i Presidenti Regionali di entrambi gli schieramenti nonostante il suo populismo nazionalista e i suoi ammiccamenti al Nazismo.
Pare che il suo delfino Petzner sia ancora più estremista... vedremo.
venerdì 10 ottobre 2008
Appuntamento interessante...
mercoledì 8 ottobre 2008
El Tomât
«È importante qualsiasi empatia per altre parti del mondo considerando quello che qui stato sofferto. Basterebbe un brivido - sostiene Laura Nicoloso - E ai ragazzi che arrivano da noi fuggendo dalle guerre del sud mondo possiamo dire che anche questa è terra di guerra e che ha conosciuto sofferenza e profuganza. Da questa consapevolezza potrebbero trarre speranza per il loro futuro e la loro terra».
Tra le iniziative da segnalare la rassegna "La guerra in salotto. I bossoli lavorati della collezione Aita di Buja" in mostra a Colloredo di Monte Albano, nell'ala ovest del castello, dal 10 ottobre al 16 novembre (Orario: sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18). Venerdì 10, in occasione dell'inaugurazione, verrà presentato il libro "La guerra vissuta" con i testi introduttivi di Lucio Fabi, Matteo Ermacora e Laura Nicoloso che comprende la riproduzione delle testimonianze di Giuseppe Garzoni e don Giuseppe Bernardis, di cui abbiamo proposto i contenuti.
La collezione Aita conta 500 bossoli lavorati nelle immediate retrovie dai soldati. Due, che dovevano essere utilizzati come calici per la messa sul campo, presentano lo Spirito Santo e la croce, ma ce n'è uno persino con Dante e Beatrice.
È possibile prenotare delle visite, anche per scolaresche.
Da ricordare anche due visite guidate a domenica 19 ottobre da Plezzo a Caporetto e domenica 16 novembre dal Museo della Grande Guerra di Ragogna al Forte di Col Roncone a Rive d'Arecano, al Parco della Rimembranza di Monte di Buja al forte e alla Pieve di Santa Margherita del Gruagno. Info: 0432-961241, 0432- 963537, 339-4630836, 329-0967370.
domenica 5 ottobre 2008
Il tetrapak NON è riciclabile
mercoledì 1 ottobre 2008
Il fascismo del vicino è sempre più nero
