mercoledì 22 dicembre 2010
Politica e Cultura
martedì 21 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
Manifestazione a Roma
lunedì 6 dicembre 2010
Lo Stato vergogna
martedì 30 novembre 2010
Sinistra o centro ?
Dino Amenduni - il Fatto Quotidiano
venerdì 26 novembre 2010
Padroni a casa nostra!
venerdì 19 novembre 2010
Ci ha lasciato Adriana Zarri
L'epigrafe che si è scritta:
Non mi vestite di nero:
è triste e funebre.
Non mi vestite di bianco:
è superbo e retorico.
Vestitemi
a fiori gialli e rossi
e con ali di uccelli.
E tu, Signore, guarda le mie mani.
Forse c’è una corona.
Forse
ci hanno messo una croce.
Hanno sbagliato.
In mano ho foglie verdi
e sulla croce,
la tua resurrezione.
E, sulla tomba,
non mi mettete marmo freddo
con sopra le solite bugie
che consolano i vivi.
Lasciate solo la terra
che scriva, a primavera,
un’epigrafe d’erba.
E dirà
che ho vissuto,
che attendo.
E scriverà il mio nome e il tuo,
uniti come due bocche di papaveri.
mercoledì 17 novembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
Sveglia!
domenica 14 novembre 2010
Friuli - l'Aquila
mercoledì 10 novembre 2010
lunedì 8 novembre 2010
Per un Welfare che non escluda
sabato 6 novembre 2010
4 Novembre, poco da festeggiare
giovedì 4 novembre 2010
Consigliato
che descrive la situazione italiana dei nostri giorni.
martedì 2 novembre 2010
Scuola Democratica
sabato 16 ottobre 2010
giovedì 14 ottobre 2010
mercoledì 13 ottobre 2010
Aria nuova
martedì 28 settembre 2010
Sondaggi
venerdì 24 settembre 2010
La scuola che verrà
Condivisibile
La lealtà al segretario non si discute, ma il segretario discuta con noi: posso riassumere in questa frase i concetti che ho espresso partecipando alla direzione nazionale del PD di oggi.
Il documento dei 75 è stato il sintomo di un malessere trascurato, un’azione sbagliata seguita da una reazione sbagliata, e ora il segretario Bersani deve farsi carico di creare le condizioni perché il partito ritrovi armonia e fiducia in se stesso. Quello che è successo ha aperto ferite, ma non può essere sottovalutato o liquidato, perché tutti, a cominciare dal segretario, dobbiamo sapere che difficilmente avremo prove d’appello.
Da qui in avanti dobbiamo pensare solo a risalire la china, anche sotto il profilo organizzativo, ad esempio convocando e informando i segretari regionali nei momenti di crisi.
Abbiamo dato uno spettacolo triste con i dirigenti che si parlano per via di comunicati stampa e i militanti disorientati a guardare il loro partito che si sfarina; dovremmo invece sempre pensare alle ricadute sui territori, anche perché forse c’è più Pd nei nostri militanti ed elettori che nei palazzi di Roma.
Qua fuori c’è un Paese in balia di forze pericolose e disgregatrici, e non vinciamo la nostra sfida parlando solo di noi stessi ma definendo un progetto chiaro per l’alternativa.
Debora Serracchiani
giovedì 23 settembre 2010
Acqua: Risorsa comune o bene di mercato?
La lista Impegno Civico per Venzone
organizza, Venerdì 1° ottobre alle 20.00
presso la sala convegni di Palazzo Orgnani - Martina
ACQUA: RISORSA COMUNE O BENE DI MERCATO?
incontro pubblico e dibattito con gli interventi di:
Erica Gonano
già rappresentante della ZTO della Carnia
La gestione dell'acqua in Italia
dalla Legge Galli ad oggi;
Franceschino Barazzutti
Presidente Comitato Tutela Acque Bacino Montano del Tagliamento
Rischi della privatizzazione dell'acqua
dal punto di vista del cittadino/consumatore;
Renzo Petris
già Presidente di Carniacque
Carniacque, passato presente e futuro.
lunedì 20 settembre 2010
Svezia
venerdì 17 settembre 2010
giovedì 16 settembre 2010
Un paese all'incontrario
martedì 7 settembre 2010
I soliti (indecenti) noti
“Non è ricandidabile da parte del Partito Democratico per la carica di componente del Parlamento nazionale ed europeo chi ha ricoperto detta carica per la durata di tre mandati”.
Statuto del Partito democratico. art. 21, terzo comma
Se non si azzera l’attuale gruppo dirigente del Pd non ci sarà mai la possibilità di una svolta. A cominciare da Massimo D’Alema, l’uomo dei compromessi al ribasso, della Bicamerale, del tavolo a latere Unipol-Bnl, di “Mediaset patrimonio del Paese”, della “Merchant Bank in cui non si parla inglese” a palazzo Chigi, delle due scoppole rimediate in Puglia, dello spocchioso sarcasmo contro i movimenti della società civile, dell’incapacità di intransigenza sui principi. Più bolliti di lui ce ne sono pochi in circolazione. Eppure è ancora lì, in carriera a vita a meno di terremoti politici, come un Andreotti in sedicesimo.
Il congelamento dei meccanismi del ricambio all’interno dei partiti rende possibili siffatte sventure.
Eppure lo statuto del Partito democratico prevederebbe un limite di tre mandati parlamentari. Ma vale per i peones, non per i capi. E’ la logica della Fattoria degli Animali: alcuni maiali sono più uguali degli altri. A meno di un (improbabile) cambiamento della “porcata” elettorale, ad esempio, Piero Fassino e la moglie Anna Serafini verranno ancora ricandidati in cima a liste bloccate, c’è da scommetterlo, perché “i dirigenti non nascono sotto il cavolo” (Fassino dixit). E lo stesso, a meno di una (improbabile) rinuncia volontaria, avverrà per Massimo D’Alema e compagnia brutta.
Sarebbe dunque il caso di stampare il comma 3 dell’articolo 21 dello statuto su un volantino, assieme al numero di legislature dei vari mandarini politicamente sconfitti, moralmente squalificati e inopinatamente ancora in auge, per diffonderlo alle feste del Pd e in ogni altro luogo di dibattito pubblico, a costo di incappare in tal modo nel più classico dei reati di “lesa maestà”. Dall’alto dei suoi decenni in parlamento, Giorgio Napolitano forse stigmatizzerà le “intimidatorie gazzarre”. Ma ce ne faremo una ragione: del resto, come spiegare a lui, alle guardie bianche del Corriere della Sera e a tutti coloro che in questi giorni hanno puntato l’indice contro gli “squadristi” fingendo di non capirne le ragioni, che l’impudenza di gente che arriva a trasgredire perfino le regole che si dà è una vera e propria istigazione alla contestazione?