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giovedì 26 aprile 2012

Prin di mai


Il PARTITO DEMOCRATICO
dell'Altopiano di Lauco
vi invita al dibattito
dall'Europa della finanza - all'Europa del lavoro
martedì 1° maggio 2012 alle ore 10
presso la Casa del Popolo di Lauco

saluto di
Gelindo De Campo
 Presidente Casa del Popolo di Lauco
 introduce 
Alessio Cimenti
Segretario PD Altopiano di Lauco

intervengono:
Silvio Moro
Presidente dell'associazione "Casa per l'Europa" di Gemona:
Perché l'Europa?

Lodovico Nevio Puntin
Segretario regionale AICCRE Friuli Venezia Giulia:
L'Europa di oggi tra crisi e recessioni

Leopoldo Coen
Docente Diritto amministrativo regionale e degli enti locali all'Università di Udine: Euroregione: un'opportunità per il FVG

conclude
Franco Iacop
Consigliere regionale PD: il PD per l'Europa:
Il Partito Democratico nel progetto Europeo

modera l'incontro il giornalista:
David Zanirato

al termine ci recheremo tutti in Porteal
 per i tradizionali festeggiamenti
organizzati dalla società Casa del Popolo

Partito Democratico dell'Altopiano di Lauco - pdaltopianolauco.blogspot.com

martedì 17 aprile 2012

Un uomo un partigiano


Fotografie di Danilo De Marco
Castello di Zucco - Faedis (Ud)
Domenica 29 aprile ore 10,30
Letture di Massimo Somaglino
29 aprile - 26 agosto 2012 
Orari: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19
Si ricorda che per raggiungere il Castello
è necessario percorrere il sentiero medievale (ca. 15 minuti)
si consiglia quindi di munirsi di calzature adatte.
In caso di maltempo, l’incontro con Massimo Somaglino del 29 aprile
viene rimandato a domenica 13 maggio.

Bês

Dobbiamo dimostrare che vogliamo riformare davvero il sistema dei partiti, e possiamo farlo già ora rinunciando alla tranche del finanziamento di luglio.
Quando dal Paese si alza un grido così unanime di insofferenza sarebbe grave supporre che basti una risposta all’apparenza debole o opaca. E la sospensione del versamento dei cento milioni di rimborsi elettorali nelle casse dei partiti è avvertita proprio così, come un trucco.
Non è neanche lontanamente proponibile l’argomento che quei soldi i partiti li hanno già spesi, perché anche tante famiglie devono far fronte a tasse più alte con redditi più bassi, e noi dobbiamo rendere conto in primo luogo a loro. Perciò per quei cento milioni troviamo una soluzione chiara e convincente, in modo che la politica assomigli di più alla società italiana.
Debora Serracchiani

lunedì 16 aprile 2012

Antipolitica?

Sbaglia chi definisce populista il Movimento 5 stelle fondato da Beppe Grillo. Certo, alcune sparate del comico genovese ricordano quelle di Umberto Bossi. I suoi toni e e le sue parole possono, legittimamente, non piacere.
Ma molti temi da lui proposti sono importanti, meritevoli di essere discussi o semplicemente condivisibili. E sopratutto dietro a Grillo esiste un popolo di militanti tra i quali non è poi così raro scorgere il meglio del Paese.
Chi ha partecipato agli incontri organizzati dai meetup sa che questi gruppi sono composti da cittadini informati solitamente ad alto tasso di scolarizzazione, impegnati nel sociale o in iniziative legate alle condizioni del territorio: inquinamento, energia, modelli di sviluppo, spesa pubblica nei comuni e nelle regioni.
Ovviamente, se davvero alle prossime amministrative il Movimento raccoglierà quel successo vaticinato dagli ultimi sondaggi, questo sarà dovuto anche al voto di protesta. Ma la cosa non basta per bollare i 5 Stelle come espressione dell’anti-politica, come fanno gli spaventati Pierluigi Bersani e Niki Vendola o, su quasi tutti i giornali, i grandi commentatori del secolo scorso.
Gli osservatori attenti e in buona fede, infatti, non possono negare che l’attività degli attivisti e dei rappresentanti dei cittadini fin qui eletti nei comuni e nelle regioni, dimostra proprio il contrario.
Le scelta di rinunciare ai finanziamenti pubblici, di mettere un tetto al numero di candidature consecutive, la presenza di programmi precisi, sono un fatto politico. Così come sono state politica, con la P maiuscola, le raccolte di firme per le leggi d’iniziativa popolare che il parlamento ha scandalosamente ignorato.
Solo negli anni a venire sapremo se il Movimento 5 stelle sarà parte (e quale parte) di quel grande cambiamento di cui ha bisogno il Paese. Che Grillo dica di non aspirare a nessuna carica pubblica è un buona cosa. Meno buono è invece il suo atteggiamento nei confronti di chi la pensa diversamente da lui o esercita il diritto di cronaca e di critica.
Ma al di là dei giudizi sulle singole iniziative e prese di posizione, resta un fatto. Il Movimento 5 stelle è vivo e vuole crescere. E questo oggi, in un mondo popolato da partiti e leader ormai (politicamente) morti, è già tanto.
Se poi sia abbastanza non dipenderà da Grillo. Ma dalla qualità, le capacità e la volontà, dei cittadini che corrono con lui.
Peter Gomez - Il Fatto Quotidiano

Carnia libera


prima del film

 "CARNIA 1944 - UN'ESTATE DI LIBERTÀ"
di Marco Rossitti
prodotto dall'Università di Udine e
dalla Regione Autonoma FVG, 
narra le vicende della
Repubblica Libera della Carnia del 1944.
venerdì 27 aprile ore 18
presso la sala dell'asilo ad Ampezzo,
venerdì 27 aprile ore 20.30
 presso il Cinema David di Tolmezzo
giovedì 3 maggio ore 20.30 
al Cinema Visionario di via Asquini 33 a Udine

sabato 14 aprile 2012

Frasi mai pronunciate


«La Lega c’ entra moltissimo con la sinistra, non è una bestemmia. Tra la Lega e la sinistra c’è forte contiguità sociale. Il maggior partito operaio del Nord è la Lega, piaccia o non piaccia. E’ una nostra costola, è stato il sintomo più evidente e robusto della crisi del nostro sistema politico e si esprime attraverso un anti-statalismo democratico e anche antifascista che non ha nulla a vedere con un blocco organico di destra».
Massimo D’Alema, 1 novembre 1995
Onorevole D’Alema, secondo lei la Lega è ancora una costola della sinistra? 
«Questa è una frase che in questi termini non ho mai pronunciato. Purtroppo in Italia si parla spesso di cose che non si sono lette, non si sanno. Io dissi quindici anni fa che la Lega era una forza politica che rappresentava un pezzo del movimento operaio. E’ stata una forza di cambiamento, a modo suo, poi è diventata una forza di governo».
Massimo D’Alema , 13 aprile 2012
Alessandro Gilioli - l’Espresso

martedì 10 aprile 2012

I sogni neri


Se mai esistessero gli spiriti dei morti, in diecimila, tra le molte migliaia di annegati nel Canale di Sicilia, ora dovrebbero andare a visitare i sogni notturni di Umberto Bossi nella sua orrenda villetta di Gemonio.
E magari smontargli un pezzo della terrazza ristrutturata con i soldi del partito a cui la loro morte per annegamento tanto aveva giovato in voti e poi in rimborsi elettorali da trasformare in pasta al sugo e in lauree. Negri da nulla, africani pezzenti, che facevano naufragio contro i suoi grugniti di ministro della Repubblica, e quelli del suo degno Calderoli, che chiedeva i respingimenti con le cannoniere. E di quell’altro, addirittura ministro dell’Interno, Bobo Maroni, che oggi passa per il meno peggio, quando dettava, protetto dai voti, dalla legge e dal rancore, che “con gli immigrati non bisogna essere buoni”, si meritavano i sei mesi di detenzione preventiva, appena presi, senza processo, per poi rispedirli via a calci nel culo, fuori dalle balle.
Ecco se esistessero gli spiriti dei morti, sarebbero buoni o cattivi con voi, la vostra compagna di partito Rosy Mauro e con il tesoriere Belsito che si coccolava Renzo cercandogli un futuro almeno in Tanzania?
Pino Corrias - Il Fatto Quotidiano

giovedì 5 aprile 2012

Quale filosofia?



martedì 10 aprile 2012 alle 18.00
presso la Libreria Feltrinelli
via Canciani 15 Udine
Presentazione di

"QUALE FILOSOFIA PER
IL PARTITO DEMOCRATICO
 E LA SINISTRA" 
Mimesis Edizioni

Prima ancora che economica, la crisi che stiamo attraversando è politica. Proprio per questo, se vogliamo uscirne, siamo chiamati a pensare e ripensare la politica in modo totalmente libero. Attraverso una serie di autorevoli saggi, questo libro intende delineare un profilo, per certi aspetti anche nuovo, della sinistra e del Partito Democratico: non solo specificandone la polarizzazione ideologica lungo l’asse destra-sinistra, ma anche e soprattutto sforzandosi di riorientarne le politiche economiche e sociali, spesso troppo simili, stanti i vincoli internazionali, a quelle dei principali avversari. Nella convinzione che, più che sui problemi legati alla leadership, l’accento debba essere posto sulle idee.
Tra gli ospiti Maurizio Ionico,
Francesco Billotta, Roberto Masiero,
Debora Serracchiani
e Luca Taddio curatore del libro.

mercoledì 4 aprile 2012

Il più lungo assedio


Il 4 aprile 1992, mentre a Sarajevo si tenevano manifestazioni per la pace, inizia l’assedio della città da parte delle milizie dei serbi di Bosnia. Ha inizio il conflitto che finirà solo nel 1995.

Ce l'avevano duro...