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mercoledì 26 giugno 2013

Tesseramento 2013


Potete rivolgervi a: 
Vittorio Fadi
338/8282290 - v.fadi@archiworld.it
Marino Ambrosino
347/5148974 - marinoambrosino@libero.it



lunedì 10 giugno 2013

Ignazio Marino


Ha negato il suo voto al governo delle larghe intese, rispettando il mandato degli elettori, e si è dimesso da senatore prima di conoscere il risultato delle elezioni romane.

giovedì 6 giugno 2013

Governo ladro


Il professor Settis, come è noto, è radicalmente contrario al consumo del suolo italiano, per altro statisticamente (e anche a occhio nudo) cementificato oltre il lecito e oltre il logico. Gli si può dunque imputare, volendo, un'ostilità a priori per qualunque legge che non sia di pura conservazione dell'integrità del paesaggio. Ma se anche solo la metà di quanto scriveva ieri su questo giornale è vero, c'è da spaventarsi assai, e far suonare tutte le sirene d'allarme disponibili; perché l'orientamento del governo Letta sarebbe di varare una nuova legge, la Ac/70, che dietro il velario dei buoni propositi rende di fatto monetizzabile l'edificabilità di quasi qualunque pezzo del già devastato territorio nazionale. In sostanza: basta che si paghi molto e si può costruire ovunque. Si attendono spiegazioni o smentite da chi (anche del Pd) ha concepito il provvedimento, secondo Settis filiazione diretta di una proposta di legge del 2008 di Maurizo Lupi (Pdl) decisamente cementofila. Nel dibattito non vale - diciamolo subito - la solfa che si deve rilanciare l'economia; per rilanciarla, edilizia compresa, la messa in sicurezza del territorio e il recupero di aree degradate e di edifici abbandonati (milioni di metri cubi) equivarrebbero a cento Grandi Opere messe assieme.
Michele Serra,  L'Amaca - 2 giugno 2013

sabato 1 giugno 2013

Che schifo


I finanziamenti pubblici ai partiti non saranno aboliti.
A partire dal 2017, se il disegno di legge presentato dal governo (PD PDL) sarà approvato, le forze politiche incasseranno il 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi degli italiani. 

Ma il contributo NON sarà volontario. Come per l’8 per mille alla chiesa, è infatti stato stabilito che chi non dichiarerà esplicitamente di voler destinare il suo 2 per mille all’erario finirà per darlo comunque alle organizzazioni rappresentate in parlamento.