Benvenuti

Un saluto a tutti quelli che entrano in questo spazio di discussione.
Puoi aggiungere un commento ai Post pubblicati oppure aggiungere un contributo mandandolo ad uno dei nostri indirizzi e-mail

venerdì 30 gennaio 2009

Giulia se nè andata

Ci ha lasciati martedì una grande donna friulana,
Rosa Cantoni, nome di battaglia "Giulia", nata a Pasian di Prato (UD) nel 1913, residente a Udine;
Arrestata da due fascisti in borghese, il 1 dicembre 1944, alla periferia di Udine, per delazione, perché partigiana combattente. 
Carcerata a Udine, nelle Carceri di Via Spalato e successivamente deportata nei Lager nazisti in Germania, a Ravensbrück, matricola n.97.323, poi a Abteroda (sottocampo di Buchenwald) 
La liberazione è avvenuta nell'aprile 1945 a Penig, perché fuggita durante una marcia della morte.

Chi volesse conoscere la sua testimonianza: testimonianze dai lager

mercoledì 28 gennaio 2009

sabato 24 gennaio 2009

Cosa fare ?


COSI' IN ITALIA:


la produzione industriale a novembre è calata del 12,7 per cento e del 46 per cento nel settore dell'auto, tre imprese su quattro faticano ad avere linee di credito, 60 mila esercizi commerciali hanno chiuso, a dicembre il numero delle ore di cassa integrazione è cresciuto del 526 per cento. Ci sono migliaia di persone a casa per una settimana o per due mesi, che prenderanno il 20 per cento in meno di un salario che è già del tutto inadeguato. C'è una riduzione dei consumi ancora oggi dimostrata dall'ISTAT, ci sono 7 milioni di dipendenti privati e 2 milioni di precari nel nostro Paese, che se perdono il lavoro sono a zero euro.


E IN ALTO FRIULI?


COSA CI  ASPETTA E CON QUALI STRUMENTI AFFRONTARE L’EMERGENZA


Il Circolo PD di Gemona del Friuli organizza, 

Sabato 31 gennaio alle ore 16.30

presso la Sala della Comunità Montana

 un incontro con:


Franco COLAUTTI  seg. CISL ALTO FRIULI

Alessandro FORABOSCO seg. CGIL ALTO FRIULI

Carlo PEGORER senatore repubblica PD

Sandro DELLA MEA con. Reg. FVG PD

venerdì 23 gennaio 2009

Bullismo


Le pressioni espresse sul Messaggero Veneto del 21 us nei confronti del Consiglio Comunale di Osoppo da parte dei Sindaci di Gemona e Buia rappresentano gravi e irrispettose interferenze nel processo, che deve essere libero e democratico per ogni Comunità, della formazione di uno strumento urbanistico che riguarda questioni assai rilevanti sotto il profilo sociale, economico, ambientale, delle risorse idriche e del territorio. Gli ampliamenti, così come previsti, rappresenteranno ulteriori vincoli per uno sviluppo moderno, sostenibile e di qualità e un appesantimento dei carichi ambientali che già le popolazioni di Osoppo, Buia e Majano sopportano, come risulta dal rapporto sulla situazione ambientale illustrato dalle ASS e dall’ARPA nell’incontro del 6 novembre scorso a Tomba di Buja. La questione dello sviluppo della zona industriale non deve riguardare solo i Comuni direttamente coinvolti. Se il Comune di Gemona è così interessato a uno sviluppo dell’Alto Friuli in questi termini perché non mette a disposizione, all’interno dei suoi confini comunali un compendio per attività produttive di adeguate dimensioni come avviene a Tolmezzo, Amaro e Villasantina? Perché i Sindaci di Gemona e Buia, anziché interferire in modo così inopportuno non si preoccupano di portare a compimento l’iter di approvazione delle loro varianti che è ben lungi dall’essere completato? Se i contributi di cui si parla con scadenza gennaio dipendono dalla definitiva approvazione degli strumenti comunali, non esiste una significativa differenza tra i tre Comuni. Il sindaco di Gemona parla di richieste di “piccoli artigiani” ma la posizione degli uffici regionali espressa nelle riserve regionali vincolanti sono chiare in merito: “E’ … fondamentale che il dimensionamento della zona D1 tenga coerentemente conto della prevalente funzione ad essa riconosciuta, cioè volta a contenere insediamenti industriali”. 

 

Costantini Raffaella - Capogruppo del Gruppo Consiliare del PD di Osoppo 

Una battaglia di civiltà


Mercoledì 28 gennaio alle ore 20.00 è stato convocato il Consiglio Comunale di Osoppo per approvare la variante n. 7 al Piano Regolatore di ampliamento della zona industriale. 

Si invitano tutti i cittadini e in particolare quelli che hanno presentato o sottoscritto opposizioni e osservazioni a essere presenti per testimoniare della preoccupazione per un eccessivo avvicinamento ai centri abitati senza adeguate misure di protezione. 

Le richieste presentate dal  Comitato non sono contrarie ad ampliamenti che tengano conto delle altre risorse presenti nel territorio (ambientali, agricole, idriche e del paesaggio) per uno sviluppo moderno, sostenibile e di qualità. Con la nostra presenza avremo modo di verificare se il Sindaco confermerà quanto dichiarato sulla stampa e nell’incontro del 25 settembre scorso con il Comitato: 

- Apprezzamento e condivisione delle proposte del Comitato contenute nelle osservazioni sottoscritte da 518 cittadini 

- Accoglimento delle osservazioni presentate da Legambiente 

 

Da queste scelte dipende il futuro della nostra Comunità 


 

OSOPPO - COMITATO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E DI QUALITA’ DELLA ZONA INDUSTRIALE 

giovedì 22 gennaio 2009

Jury e puri


L’olimpionico di ginnastica Jury Chechi ha respinto le offerte di alcuni «reality», preferendo ritirarsi nelle Marche a gestire un agriturismo. In tempi normali questa sarebbe stata una notizia normale, ai confini del «chissenefrega». Ma questi non sono tempi normali. Questi sono tempi in cui il Grande Fratello italiano ingaggia ex hostess, maggiordomi, non vedenti, tettone. E quello spagnolo una nana, perché per gli addetti al «casting» non conta la persona ma il carattere, inteso come il segno particolare, possibilmente caricaturale, che si porta appresso. 


A furia di alzare la dose, è scattata l’assuefazione e i fenomeni da baraccone sono diventati assolutamente banali. Adesso potrebbero anche ingaggiare una nana tettona non vedente, sposata con un maggiordomo trans che prima di cambiare sesso faceva la hostess (presto lo faranno, non disperate). Ma neppure una simile trovata avrebbe la forza innovativa di Chechi che rinuncia a un mucchietto di soldi e a venti copertine assicurate per scomparire in silenzio fra le colline di Ascoli Piceno a raccogliere olive. 


Ci avevano insegnato che sui giornali bisogna raccontare l’uomo che morde il cane, ma oggi è il cane che morde l’uomo la vera notizia. Perché in un mondo di esibizionisti violenti e isterici che hanno reso rivoluzionario il buonsenso, essere normali sta diventando qualcosa di eccezionale. 


Massimo Gramellini - La Stampa

Sacconi di merda


Sembrava sul punto di finire la nera avventura di Eluana Englaro. Invece no. La Clinica di Udine (temendo rappresaglie di burocrazia politica) rifiuta l’ultimo gesto. Non vuole più ospitare il suo definitivo riposo. Scioglierle il nodo e finalmente il ricordo. Liberarla. Interrompendo quel flusso di gocce d’acqua e di ossigeno che da 17 anni nutre la sua non vita imprigionata in un corpo che ormai crediamo di conoscere. Identificandolo con la forma gentile (e colorata dalla giovinezza dei vent’anni) di quel sorriso fotografico che l’incidente stradale del 18 gennaio 1992 ha sepolto per sempre nel coma profondo dello “stato vegetativo permanente”. 

E’ la millesima interferenza alla sua volontà, quella di “morire in pace”, che il padre a suo tempo testimoniò a nome della figlia, dopo tutte le terapie possibili, dopo tutto il dolore possibile. E che difende da 6 mila giorni, anno dopo anno, tribunale dopo tribunale, verdetto dopo verdetto. Prima sentenza anno 1997. Ultima quella della Cassazione (“Liberatela!”) dello scorso novembre che il ministro Sacconi, non si capisce a che titolo, ha impugnato definendola “illegale per una struttura pubblica”. Perpetuando lo scandalo che ha trasformato il dolore privato di una vicenda familiare in una contesa pubblica. Dove la politica pretende di regnare sugli interi perimetri orizzontali della vita. E la Chiesa su quelli verticali della morte. Entrambi ignorando tutto di Eluana - chi era davvero quando viveva - ma ugualmente afferrandole il corpo inerme. Per tenerlo in ostaggio, sacrificarlo all’arbitrio dei divieti. Celebrarlo come misura (e infine preda) del proprio potere illimitato. 


Pino Corrias - http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

sabato 17 gennaio 2009

Gaza e informazione

In questi giorni, la migliore informazione da Gaza, al cui confronto il Corriere della sera pare il Corriere della sera, l'informazione più corretta e completa è quella di Vittorio Arrigoni, pacifista dell'International solidarity movement (Ism) nonchè giornalista per il manifesto.

Negli USA, il sito web di estrema destra www.stoptheism.com ha messo in rete il nome e la foto di Arrigoni indicandolo all'esercito israeliano come "il bersaglio n.1" da uccidere.

Tutta la mia solidarietà a Vittorio. Non sei solo.

Daniele Luttazzi 


Il blog quotidiano di Vittorio Arrigoni: http://guerrillaradio.iobloggo.com/


Scuola di formazione



rivolto ai nuovi iscritti e iscritte al PD e a tutti coloro che ritengono possano essere interessati a partecipare.

Il 2009, con le prossime elezioni europee e con 92 comuni al voto nella nostra Provincia, sarà un anno importante per il Partito Democratico e per l’impegno di ognuno di noi. Le difficoltà che stiamo attraversando, la richiesta di maggior coesione con cui spesso si aprono le riunioni dei nostri circoli sono segnali da recepire, nello stesso tempo però c’è un impegno che anche localmente possiamo da subito perseguire: valorizzare la grande ricchezza che il PD ha già costruito, il patrimonio dei nostri circoli che per primi hanno superato vecchie appartenenze, hanno coinvolto persone nuove alla politica e soprattutto credono con forza al PD ed al suo futuro.

Nei tanti incontri sul territorio, una richiesta ci è parsa costante: la necessità di formazione, di momenti che ci diano l’occasione di confrontarci sulle nuove sfide che il paese come la situazione internazionale ci pone di fronte, di aggiornare e se possibile rendere più efficaci gli strumenti del nostro impegno politico.


Per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di formazione mutuando, nel nostro piccolo, la positiva esperienza della scuola estiva di Cortona: incontri in cui autorevoli esperti facciano seguire alla loro relazione un momento di confronto ed approfondimento con i presenti. Dopo questo primo incontro si alterneranno la presenza di relatori nazionali (Andrea Orlando a febbraio, Mauro Ceruti e Massimo Livi Bacci a marzo) e l'esperienza dei nostri amministratori ai vari livelli, con l'auspicio che possa servire ad avvicinarci con maggiore consapevolezza alla conferenza programmatica nazionale, alle prossime sfide elettorali e nel contempo possa rispondere a quella richiesta di formazione / informazione che tanti nostri sostenitori continuano a manifestare.


Cristiano Shaurli (segretario PD provinciale)



1° incontro di formazione


Le sfide delle forze riformiste fra locale e globale


relatore

Giorgio TONINI


Senatore, giornalista, fondatore dei Cristiano Sociali, già Capogruppo e Vicepresidente della Commissione Esteri del Senato, responsabile nazionale dell’Area Studi, Ricerca e Formazione del Partito Democratico


venerdì 23 gennaio 2009 alle ore 18,30 - salone del PD, via v. joppi, 63 – Udine


venerdì 16 gennaio 2009

Assemblea Plenaria


Venerdì 23 gennaio alle ore 17.00 all'Hotel Carnia (Venzone)
si terrà l'assemblea plenaria dei Circoli PD dell'Alto Friuli 
alla presenza del segretario regionale Bruno Zvech
 e dei Consiglieri Regionali della Mea e Marsilio.

tema dell'incontro:
 tesseramento e prospettive politiche del partito
 anche in vista delle prossime elezioni amministrative ed europee.

è aperta a tutti, iscritti, aderenti e simpatizzanti.

domenica 11 gennaio 2009

Conferenza - dibattito

Comitato per la Costituzione – Gemona         AUSER Volontariato Alto Friuli

Coordinamento delle Associazioni di volontariato culturale di Gemona 

in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato

con il patrocinio del Comune di Gemona del Friuli

 

Progetto “Scuola di cittadinanza 

 

conferenza - dibattito 

 

LE ORIGINI REALI DELLA CRISI ECONOMICA GLOBALE

 

relatore: prof. Gilberto Seravalli

ordinario di Economia dello Sviluppo, Università di Parma

  

venerdì 16 gennaio 2009, ore 20.30 

 

Gemona, chiesa di San Michele

presso il duomo


giovedì 8 gennaio 2009

Anno Nuovo Vita Nuova


Qui in Inghilterra è già il '29. Il 5 gennaio ha chiuso Woolsworth (27.000 dipendenti), supermercato di esperienza decennale, dei prodotti accessibili alla working class, l'ideale per la casalinga di Voghera, si direbbe da voi.
Seguiranno chiusure di altre grossi reti commerciali. Gran parte delle maggiori banche sono gia' state 'nazionalizzate' dal governo. I prezzi delle case sono crollati. A Londra non si vende più neanche un garage. Il cibo è in flessione. Ma i soldi valgono anche meno. La sterlina è crollata. Carta straccia come il marco tedesco ai tempi della Repubblica di Weimar. Entro il 2009 un milione e centomila dipendenti saranno disoccupati. Alla City hanno cominciato già. Dovrei piangere, allora? Macché che me la rido alla grande!
Questa crisi ci voleva. E' un toccasana per tutti. La vendetta delle persone oneste e che basano la loro economia sul lavoro per gli altri e non sul consumo per sè e basta. Io, come medico, ho sempre lavorato tanto (ben piu' di 40 ore a settimana), non ho mai fatto debiti, ho sempre cercato di evitare le cafonate dellacasalinga di Voghera ( vacanze ai tropici, ristorante ogni sabato sera, week end sulla neve, etc.) basate sul credito illimitato per tutti. E questo è il punto. E' la fine dell'ideologia del mercato di massa.
Dagli anni Ottanta in poi, il delirio capitalista aveva disegnato una società di mercato incentrata sulla figura standard della cosiddetta casalinga di Voghera, una persona banale, spesso pigra, consumatrice di 4 o 5 ore di televisione al giorno (di solito telenovelas importante da Berlusconi, qui da noi programmi tipo East Enders o Coronation Street) che doveva avere diritto a tutto per poter comprare tutto e quindi arricchire i pochi veri ricchi del pianeta. A poco poco tutte le cose più importanti della vita come salute, cibo, casa, persino il riposo dal lavoro e il sesso sono diventati un prodotto di mercato. La casalinga non doveva più lavorare e produrre, ma solo consumare ed esigere con cipiglio d'avvocato che tutti i prodotti venissero venduti sotto massima garanzia e tutela per il suo godimento giornaliero. Professionisti con anni di esperienza e competenza come me, costretti a trattare i loro incontentabili clienti (ad un certo punto anche i "patients", dal greco pazein, soffrire, sono diventati "customers") come managers di un supermercato che dovevano 'vendersi nel migliore dei modi (look compreso), anziché essere ringraziati per la loro dedizione quotidiana e perdonati se magari perdevano le staffe con un paziente isterico dopo cento ore di guardia. E quei pochi che lavoravano di più, rischiavano di più, fino a stramazzarci pure sul lavoro. Nella migliore delle ipotesi si beccavano una denuncia instigata da famelici avvocati che sfruttavano il forte senso del diritto della feroce casalinga di Voghera. Incluso il diritto a vivere sempre e con la freschezza di una giovane di vent'anni.
Vivere sempre sani e giovani, mangiando tutto ciò che si voleva (con l'aiuto della trans-genetica di lusso), con il telecomando attaccato al culo, il disco satellitare, le vacanze cheap alle Barbados, i figli fuori dalle balle, meglio se in affidamento, i libri usati come supporto per il tavolino traballante ( bastava la cultura di Bruno Vespa o Emilio Fede). Il marito della suddetta idem, con la panza ancora più debordante e una sola differenza: la Gazzetta dello Sport e il calcio su Sky.
Questo era l'ideale del consumatore su cui si basarono gli inventori del 'mercato libero' negli anni '80, tra cui, in Italia, il furbissimo Berlusconi. Tutt'oggi quello è ilprofilo di gente su cui si basano le campagne elettorali. Silvio lo sa benissimo. Conquista le casalinghe di Voghera e i loro mariti pallonari e il paese sarà tuo!
Ovviamente queste emerite teste di ca..o, che nella vita non hanno mai studiato nè lavorato per davvero, non potevano sapere che un'economia sana si basa sulla produzione e non solo sul consumo.
Oggi la bolla e' scoppiata. La casalinga di Voghera tornera' a lavare i piatti infiniti che ha lasciato in cucina, il marito pallonaro tornera' a fare il tifo dai bordi del campetto di rione, con sciarpetta e berretto basco alla Fantozzi. I veri ricchi speculatori che li hanno presi per il culo per vent'anni e adesso lasciati in un pozzo di debiti, fanno marameo. Tanto hanno già la casa ai tropici dove ritirarsi e vivere il resto dei loro giorni con buona pace dei milioni di cretini che hanno fregato con i loro consigli per gli acquisti.
Io sono sopravvissuto perché come pochi altri, ho evitato di consumare e mi sono buttato a produrre con il mio lavoro più che potevo. Oggi non ho debiti, e non ho né azioni o titoli finanziari. Ho sempre diffidato della società di mercato. Però adesso quella casalinga e il marito Fantozzi, che credevano di essere ricchi solo perche' avevano dieci carte di credito, mi fanno pena. Io li vorrei aiutare perché derubarli e imbrogliarli è stato come derubare e imbrogliare un incapace d'intendere e volere. Se quei milioni di casalinghe di Voghera e mariti pallonari avessero studiato, si fossero fatti il culo sul lavoro e si fossero tenuti informati da informazione vera anzichè dalle cagate di Bruno Vespa e Mike Bongiorno, nessun ladro li avrebbe raggirati e stuprati. Ecco allora, li aiutamo? Le rivoluzioni si cominciano con le forche. Le prime cento gliele pago io, purché le usino bene su per la natiche di quelli di sopra." 

Lettera di Giovanni Dalla Valle inviata a Beppe Grillo www.beppegrillo.it