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giovedì 22 gennaio 2009

Jury e puri


L’olimpionico di ginnastica Jury Chechi ha respinto le offerte di alcuni «reality», preferendo ritirarsi nelle Marche a gestire un agriturismo. In tempi normali questa sarebbe stata una notizia normale, ai confini del «chissenefrega». Ma questi non sono tempi normali. Questi sono tempi in cui il Grande Fratello italiano ingaggia ex hostess, maggiordomi, non vedenti, tettone. E quello spagnolo una nana, perché per gli addetti al «casting» non conta la persona ma il carattere, inteso come il segno particolare, possibilmente caricaturale, che si porta appresso. 


A furia di alzare la dose, è scattata l’assuefazione e i fenomeni da baraccone sono diventati assolutamente banali. Adesso potrebbero anche ingaggiare una nana tettona non vedente, sposata con un maggiordomo trans che prima di cambiare sesso faceva la hostess (presto lo faranno, non disperate). Ma neppure una simile trovata avrebbe la forza innovativa di Chechi che rinuncia a un mucchietto di soldi e a venti copertine assicurate per scomparire in silenzio fra le colline di Ascoli Piceno a raccogliere olive. 


Ci avevano insegnato che sui giornali bisogna raccontare l’uomo che morde il cane, ma oggi è il cane che morde l’uomo la vera notizia. Perché in un mondo di esibizionisti violenti e isterici che hanno reso rivoluzionario il buonsenso, essere normali sta diventando qualcosa di eccezionale. 


Massimo Gramellini - La Stampa

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