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giovedì 4 ottobre 2012

PaNicoDemOcratico


Caro Segretario Bersani,
mi fido di te, come mi sono fidato 3 anni fa quando ho votato e sostenuto la tua candidatura a Segretario Nazionale del PD. Alle primarie invece non ti sosterrò, per molti motivi, ma non è questo il punto di cui vorrei discutere.
Sono sicuro che vuoi davvero primarie vere ed aperte. So che non deluderai l’ansia di partecipazione, i milioni di Italiani che andranno a votare per scegliersi il candidato Premier. So che non permetterai a nessuno di costruire regolette e trucchetti che, lungi dallo sfavorire il voto clientelare, quello organizzato dei capicordata, quello inquinato, penalizzeranno solo l’elettore comune, quello che magari per la prima volta sceglie il centrosinistra, e lo sceglie perché è stata data la possibilità proprio di indicare il premier. Frustrare, al contrario, la partecipazione, come nei desiderata di qualcuno, non solo falserà la competizione, ma causerà anche la disgregazione del PD.
Non voglio e non posso credere che alcuni stiano lavorando a definire procedure che nei fatti danneggiano gli altri candidati, solo per paura, per il timore che il piccolo potere costruito in questi anni sia spazzato via dalla partecipazione alle Primarie e dal tuo coraggio. Quello di metterci la faccia e dichiarare davvero contendibile la competizione.
Avresti potuto appellarti allo Statuto, dire che le primarie non erano necessarie, e invece hai capito, a differenza di altri, che questo strumento non solo è fondativo del nostro Partito, ma è soprattutto la strada più sicura per permettere al PD di vincere le elezioni e governare il Paese. Per questo modificare lo Statuto e lasciare anche ad altri iscritti del PD di correre alle primarie non è una concessione, né un favore, né un atto di generosità. Piuttosto è l’atto che certifica che il nostro partito non è come gli altri. Che il nostro partito è davvero democratico. Che il nostro partito è l’unico luogo politico in cui milioni di cittadini possono ancora riporre fiducia. Se alla fine prevarrà Bersani, o Renzi, o Vendola, il vincitore sarà forte di tutto il sostegno di quei milioni di elettori.
Facciamola semplice, Segretario, diciamo che gli Italiani voteranno come hanno fatto quando hanno scelto Prodi, Veltroni e te nel 2009. Mandiamo in soffitta manipolatori e mestatori. Chiudiamo le polemiche. Voliamo alto. Dimostriamo anche così perché tocca a noi governare.
Questa volta abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere. Senza paracaduti o scorciatoie. E sono sicuro che i nostri elettori quelli storici e quelli delusi, quelli che non ci hanno mai votato e quelli che provano a fidarsi sapranno ripagarci davvero e trasformare le primarie in una festa della democrazia.
Francesco Nicodemo - www.francesconicodemo.it

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