Benvenuti

Un saluto a tutti quelli che entrano in questo spazio di discussione.
Puoi aggiungere un commento ai Post pubblicati oppure aggiungere un contributo mandandolo ad uno dei nostri indirizzi e-mail

venerdì 16 luglio 2010

Il Macello delle libertà

Di settimana in settimana quello che può peggiorare lo fa. Stavolta ci tocca annotare la penultima frase del Cavaliere, quella che dice: “La libertà di stampa non è un diritto assoluto”. Frase di una sua tragica enormità. Impensabile da ascoltare oggi nella libera Europa, salvo che in certi cronicari della destra oltranzista o nella Russia autoritaria del suo amico Vladimir Putin. Figuriamoci se potrebbe mai essere detta nell’America a stelle e strisce dove un paio di secoli fa, il presidente Thomas Jefferson, disse l’esatto opposto: “La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa ed essa non può essere limitata senza che vada perduta”.
Né va sottovalutato che a pronunciarla sia quello stesso Berlusconi che un tempo si vantava di essere il baluardo della libertà, di tutte le libertà. A cominciare da quella editoriale del suo impero (nato addirittura sotto l’ala socialista e il conto corrente All Iberian) e che oggi è già ampiamente dileguata non solo da tutti i telegiornali che controlla, ma anche dalle trasmissioni quotidiane che progressivamente nascondono, distorcono, edulcorano, inventano, avvelenano la realtà, invece di raccontarla.
Un editore che si dichiara pubblicamente contro la libertà di stampa – alla stregua di un vegetariano che macella manzi - non s’era ancora visto. Come non s’era mai visto un liberale che elogia il mafioso Vittorio Mangano, insulta la magistratura, giustifica l’evasione fiscale, ostacola i processi, compra le sentenze, corrompe i testimoni, organizza festicciole nel Palazzi istituzionali. Poi cena con il cardinale Tarcisio Bertone e prende accordi per la prossima Comunione.

Pino Corrias - Voglioscendere

Nessun commento: