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domenica 5 ottobre 2008

Il tetrapak NON è riciclabile

Di seguito un altro punto di vista sul Tetrapak (vedi post del 25 giugno 2008)

E' un materiale termoaccoppiato (non separabile manualmente) di CartaAlluminioPlastica fuse insieme. Troppo energivoro nella produzione e troppo energivoro nello smaltimento.
"Riciclarlo" serve solo a Tetrapak per ottenere tre sottoprodotti (a marchio...) per fare pubblicità che loro "proteggono la bontà, e l'ambiente".
Questo "riciclaggio" serve a Tetrapak per fare greenwashing e dare ai bambini che visitano incontri come Ecomondo i loro sottoprodotti energivori tipo "marelene" (una sottospecie di carta).
Proteggono solo i propri interessi.
Il tetrapak è un materiale da anni 70 pensato per l'usa&getta, che va tolto dal commercio e RIprogettato. Non ce lo possiamo (più?) permettere, in Germania col "dual system" pagano tasse molto più alte rispetto a imballaggi monomateriale, facilmente riciclabili.
In Italia invece è un materiale perfetto per i cancrovalorizzatori.
A partire da lunedì 12 novembre 2007, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha attivato uno speciale numero verde gratuito (800166661) per i consumatori che volessero segnalare presunti casi di pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta.
In alcuni Comuni che praticano il porta a porta, gli scarti di tetrapak vengono fatti conferire insieme a plastica-vetro, oppure insieme alla carta contaminandoli (con la presenza stessa che richiede una separazione ulteriore in impianti) e contaminando i materiali facilmente riciclabili coi residui di liquidi, se ogni cittadino non è molto attento e molto informato.
Chiediamo che il gestore del porta a porta sconsigli sempre l'acquisto del tetrapak, e se proprio lo si acquista, lo si conferisca nel bidone del "secco residuo" come merita. In questo modo si può premere sull'azienda perchè riprogetti questo contenitore, e lo renda davvero facilmente riciclabile, oppure faccia (almeno) come tutti gli altri: o vetro o plastica o alluminio.
Meglio ancora il vetro a rendere.
Siamo nel 2008, il petrolio sta finendo. Non siamo nel 1970

Roberto Pirani Esperto in gestione (e riduzione!) materiali post utilizzo www.buonsenso.info

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