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martedì 1 luglio 2008

Uso del territorio



La variante al PRGC n.7 del Comune di Osoppo, adottata dalla maggioranza con l’astensione dell’assessore al Bilancio, recepisce la proposta del CIPAF di ampliamento della zona industriale di Rivoli. Il piano adottato prevede una eliminazione dell’attuale, indispensabile, fascia di rispetto dell’abitato con la riduzione  della distanza della Zona Industriale dalle abitazioni più vicine dagli attuali 1200 m a soli 400 m. ed estende l’area produttiva dagli attuali 2.316.125 mq a un totale di 3.131.659 mq. Già attualmente sarebbero edificabili ulteriori 563.616 mq di capannoni, con l’ampliamento previsto si arriverebbe alla possibilità di costruire complessivamente altri 850.000 mq a fronte degli attuali esistenti 440.000 mq, un carico insostenibile in un’area in cui il grado di inquinamento non è completamente e sistematicamente indagato e nel quale già per 10 volte nel corso di quest’anno si sono superati i limiti per le polveri sottili. Tale sviluppo troverebbe spiegazione nelle esigenze di espansione delle due grandi attività industriali già presenti e da richieste di nuovi insediamenti produttivi dei quali però non viene dato conto.  Si è rilevata la necessità che il piano infraregionale possa tener conto di ambiti insediativi presenti in comuni contermini già infrastrutturati e non completamente utilizzati considerando anche la presenza nel territorio di grandi capannoni non completati o inutilizzati. 

Il territorio contiene importanti risorse da valorizzare: la salubrità e la qualità della vita, la valorizzazione della Fortezza e del Rivellino, degli ambiti dei colli, del bosco e delle risorgive e la presenza di attività agricole. Tale ricchezza  non  va sprecata ma utilizzata a fronte di proposte e esigenze precise valutando costi e benefici. 

Lontani dal porsi come detrattori dello sviluppo economico che non può tuttavia essere ridotto all’equazione “ampliamento=posti di lavoro” sottolineando che uno sviluppo buono deve essere sostenibile e valorizzare complessivamente le risorse presenti, sono state formulate alcune proposte. 

In primis, che il piano infraregionale, partendo da un monitoraggio sistematico e continuo degli inquinamenti presenti nel territorio comunale specie nei centri abitati circostanti, sia un piano di riqualificazione e risanamento territoriale che valuti le effettive necessità, il tipo di produzione, di manodopera e di garanzie delle proposte di localizzazione;  che lo scalo merci ampliato, costituisca il limite di espansione degli insediamenti industriali verso l’abitato del capoluogo; che sull’intera area vengano previsti interventi di salvaguardia e di attenuazione ambientale appropriati ed efficaci. Il Prof. Sandro Fabbro docente di Urbanistica dell’università di Udine e membro del Comitato per l’autonomia e il rilancio del FVG ha sottolineato come in un territorio in cui le diverse attività tendono a congestionarsi e a sovrapporsi è importante la presenza di adeguate aree di separazione, ha riferito di una proposta di legge regionale per il governo delle grandi trasformazioni e ha proposto l’idea di una carta statutaria del territorio nella quale una comunità definisca i limiti e i criteri irrinunciabili per il mantenimento della propria identità. 


PD Osoppo


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